A Riomaggiore, uno scoglio tra la punta di Montenero e il seno di Canneto, racconta la sua parte di storia del territorio.
Lo scoglio è lontano circa 30 metri dalla riva, è più alto e aspro verso mare, ma verso terra nella parte protetta, la superficie è più regolare e parzialmente spianata; si nota anche un un vistoso anello lisciato dal mare, ma ben integro e visibile, scolpito nell’arenaria.
La cosa sembrerebbe, strana, curiosa e persino un pò pazza, tanto lavoro fatto dall’uomo con tanto impegno per spianare una parte di scoglio e scolpire a mano un anello nella roccia.
Ho chiesto notizie ad un abitante di Riomaggiore ed il mistero è svelato!
Il foro scavato a mano nella roccia, è per per fissare l’estremotà dei cavi di una teleferica, che aveva l’altra estremità nella montagna sovrastante, dove sopra la alta scogliera a picco sul mare si trovano i vigneti.
La lavorazione liscia dello scoglio sul lato verso riva, più riparato, è stato realizzato per un migliore accosto delle piccole imbarcazioni locali (gozzi liguri in legno), con lo spazio asciutto adatto per appoggiare provvisoriamente oggetti.
Ma perche’ tutto questo?
Lo scoglio era utilizzato durante la vendemmia, per il trasporto delle ceste riempite con l’uva raccolta sopra la scogliera, nella zona di Destrigara e di Serra: le ceste venivano riempite, trasportate con la teleferica verso il mare, appoggiate provvisoriamente sullo scoglio, caricate su un gozzo, portate con la barca a remi sino alla Marina di Riomaggiore, scaricate a terra, caricate a spalla e portate in cantina.
Tutto questo accadeva sino a 60 anni fa, nel mare delle Cinque Terre.
Ai nostri giorni la zona di Serra è ancora ben coltivata dalla “Azienda Agricola Cantina Litan” di Riomaggiore, un posto bellissimo, con uve di grande qualità, che vengono portate sulla strada statale con il trenino a cremagliera, e poi caricate su un piccolo camion e portate in cantina.
Una piccola curiosa storia di uomini, fatiche, mare e vendemmie nelle Cinque Terre.
Grazie a Giuliano per le informazioni.