A Manarola, e nelle Cinque Terre, tanti piccolissimi vigneti ed un ottimo vino

Si hanno notizie della coltivazione della vite nelle Cinque Terre già all’epoca dell’Impero Romano; ma iniziando dal Medioevo, si è formato il territorio coltivato a fasce terrazzate che ora è purtroppo, in parte, abbandonato.

All’inizio della coltivazione le famiglie erano poche e l’estensione dei terreni era superiore a quella dei nostri giorni, ma nel corso degli anni la proprietà si è frazionata sino ad arrivare alla situazione attuale, dove ogni proprietario può ritrovarsi decine di appezzamenti di terreno in località diverse anche distanti tra loro.

La coltivazione della terra si è specializzata a seconda del luogo e della esposizione dove si trovano: i vigneti (nelle esposizioni più assolate) ma anche orti (nei luoghi più freschi vicino ai torrenti), uliveti, boschi (in alto) e pascoli caduti in disuso perchè non viene più praticato l’allevamento.

La divisione dei terreni in piccoli appezzamenti in luoghi diversi, comporta maggiori costi per la coltivazione della vite, ed un aiuto agli agricoltori è quello di favorire l’accorpamento dei terreni.

Da Casa Capellini potrete ammirare l’Anfiteatro dei Giganti, che è l’anfiteatro naturale modellato dalle terrazze sostenute da muri a secco che circonda quasi a 360° il paese di Manarola; se percorrete il sentiero 502 che sale attraversando l’anfiteatro, avrete la possibilità di vedere bellissimi panorami, ma anche l’incredibile pendenza della collina.

Attualmente la “Fondazione Manarola Cinque Terre Onlus” si occupa del ripristino dei terreni abbandonati in prossimità del paese, nella zona che corrisponde all’anfiteatro.

Alcuni numeri di riferimento in questa zona:

Superifice massina di un terreno 1000 mq
Superficie minima di un terreno 23 mq
Superficie media di un terreno 148 mq

Incredibile vero?