Con la fine del 1800 la navigazione tramite velieri veniva sostituita progressivamente da navi in ferro a vapore, sopratutto dopo l’apertura del canale di Suez che non poteva essere percorso a vela, obbligando i velieri alla circumnavigazione dell’Africa.
Dai dati del Registro Navale Italiano (R.I.N.A) nel 1865 su un totale di 1.274 bastimenti solo 3 erano a vapore, ma già nel 1904 su un totale di 2.512 bastimenti 1416 erano a vapore.
La demolizione dei velieri, e poi dei primi bastimenti di ferro, ha interessato anche i cantieri della vicina città portuale di La Spezia, ed i materiali venivano in parte distrutti, ma la parte più pregiata (legnami pregiati, ottone, arredi, ed altro) erano reinpiegati.
Il legno delle porte che si trovano in Casa Capellini, almeno quelle che che non abbiamo dovuto sostituire, proviene da demolizioni di vecchi velieri, sono infatti in pregiato teak, con lo spessore compatibile con quello delle coperte delle navi.
Vedrete in alcune delle porte delle nostre camere i fori circolari delle vecchie chiodature di fissaggio allo scafo del veliero, anneriti dalla ossidazione del metallo, e chiusi con tappi di legno fatti dal falegname che con le tavole comprate dal cantiere di demolizione navale ha costruito le porte della nostra casa.
Una piccola storia di Casa Capellini, a Manarola, nelle Cinque Terre, dove cerchiamo di mantenere quello che la nostra famiglia ha realizzato, in una delle case pìù antiche di questo paese.